Finalmente, dopo tanta fatica, il tuo manoscritto è pronto: hai curato nei minimi particolari ogni punto della trama, hai letto e riletto decine di volte le bozze e credi che non ci sia più nessuna modifica da applicare. Tutto è perfetto, se non fosse che manca l’ultimo step: presentare il manoscritto ai potenziali editori.
La parte che precede la pubblicazione può a tutti gli effetti diventare una vera e propria epopea, dalla quale solo i valorosi escono vincitori.
In questi tempi, è molto difficile trovare un editore (soprattutto se si aspira a entrare in case editrici importanti e affermate) pronto a finanziare il progetto di un soggetto semisconosciuto che deve conquistare il cuore di tutti i lettori.
Sì, perché c’è un aspetto che non bisogna mai dimenticare, e che è in realtà di fondamentale importanza: l’editore non è altro che un imprenditore.
Quindi, quando si decide di inviare un manoscritto a un editore è necessario approcciarsi in un certo modo, utilizzare tutti gli strumenti a propria disposizione per persuadere. Ecco, quindi, alcuni pratici consigli per presentare il manoscritto in maniera efficace e convincente.
- Presenta il testo nel modo giusto. Per raggiungere tale scopo, può essere utile chiedere il parere di un soggetto esterno: si può, ad esempio, commissionare la scrittura di un incipit adeguato a un copywriter esperto nella stesura di una lettera di presentazione efficace. Le indicazioni dell’autore del manoscritto devono naturalmente fungere da linea guida per il copywriter: bisogna, ad esempio, richiedere un linguaggio formale e ricco, ma non troppo complesso o spocchioso. Le affermazioni inserite nella presentazione del testo non devono passare come verità assolute, bensì come opinioni personali, in quanto devono proporre solo il proprio punto di vista ed eventualmente stimolare la curiosità dell’editore e invogliarlo a iniziare un confronto faccia a faccia con te.
- Sfrutta la tecnologia. Per esercitare al meglio l’arte della persuasione sull’editore, si possono utilizzare molti altri strumenti. Tra questi, ad esempio, vi sono tutti i mezzi di comunicazione digitale. La regola d’oro che governa i social network è che i contenuti che coinvolgono maggiormente i sensi sono quelli più interessanti. Ecco perché su Facebook o Instagram girano milioni di video. Perché non prepari anche tu un video di presentazione del tuo manoscritto? Realizzando un video breve (è un requisito fondamentale per mantenere viva l’attenzione di chi ti ascolta) ma in grado di immergere l’interlocutore nella trama o nell’idea alle sue spalle potrai canalizzare, per quei pochi secondi, l’attenzione su di te e sul tuo lavoro. Devi poi dimostrare che con le tue parole sei in grado di cogliere l’attenzione delle persone: allega alla tua lettera di presentazione, dunque, i dati relativi ai tuoi account social (numero di interazioni, followers ecc.).
- Seleziona gli editori a cui rivolgerti. La classica domanda che attanaglia ogni aspirante scrittore in seguito alla stesura del manoscritto è “a chi inviare il manoscritto?”. In questo campo le parole da tenere a mente sono due. La prima è “coerenza”: non puoi pensare di inviare il tuo libro che parla di un’intrigante storia d’amore a una casa editrice specializzata in racconti fantasy, ad esempio. La seconda parola chiave, invece, è “umiltà”: è quasi impensabile che le grosse case editrici decidano di investire su un autore sconosciuto o semisconosciuto, quindi non bisogna affatto sottovalutare il potenziale che offrono i piccoli editori (eventualmente anche quelli di nicchia), in quanto permettono di entrare nel mondo dell’editoria e di farsi conoscere gradualmente. Il requisito fondamentale è che si tratti di una vera e seria casa editrice, anche se piccola.
- Fornisci all’editore una copia cartacea del manoscritto. Anche se il digitale è estremamente utile, non è consigliato in ogni caso. Le case editrici ricevono ogni giorno decine di email di presentazione con in allegato i file .doc o .pdf dei manoscritti, bisogna ricordare che il libro nasce in forma cartacea: far pervenire all’editore un manoscritto opportunamente rilegato e curato, ma soprattutto senza errori, è molto bello. Ricorda che con il manoscritto cartaceo il team può prendere appunti direttamente sulle pagine, sottolineare passi degni di nota e aggiungere delle considerazioni personali, tutte attività che richiedono notevole sforzo fisico e mentale se svolte al computer.