La vita minimalista di Gesù

La vita minimalista di Gesù

Ho conosciuto lo stile di vita minimalista attraverso un noto documentario pubblicato su Netflix dal titolo Minimalism. Mi ha letteralmente aperto un mondo. Ho realizzato quanto fosse dannoso uno stile di vita centrato sul consumismo.

I “minimalisti” insegnano che l’accumulo eccessivo di beni è nocivo ed è quando ci liberiamo dagli eccessi vivendo con meno, che entriamo in uno stile di vita più semplice e liberatorio. La compulsione nel possedere più del normale è radicata nel sentimento della paura che, avallato dalla società, tenta del continuo di mutare i nostri valori attraverso i mezzi di comunicazione.

Capita spesso di ritrovare questo comportamento anche in alcune realtà religiose. Implorano e credono in Dio per grandi ricchezze, praticano continui rituali religiosi al fine di accaparrarsi la più “grande” benedizione finanziaria (l’ultima auto di moda, la villa a tre piani, il capo firmato, l’ultimo oggetto tecnologico e così via).

Mentre approfondivo il pensiero minimalista mi sono reso conto di quanto esso assomiglia fortemente allo stile di vita insegnato e vissuto da Gesù. Ho iniziato a ricordare le parole di Gesù quando diceva che era più difficile per un uomo ricco entrare in paradiso che passare nella cruna di un ago. Attenzione non credo che Gesù sia contrario alle ricchezze, credo semplicemente che Gesù abbia più volte detto di essere contrario a uno stile di vita centrato sulle ricchezze e non sui profondi valori della vita e sul vero scopo per cui siamo nati.

È interessante notare come dei principi spirituali insegnati da Gesù, possano essere trovati non solo nelle quattro mura di una comunità, ma anche nel bel mezzo della vita, in uno degli ultimi movimenti nati come quello del minimalismo. Credo che Dio usi diversi modi per cercare di distogliere la nostra attenzione dalle illusioni di questo mondo effimero per riportarci sui reali valori della vita e della fede.

Molte persone hanno difficoltà a realizzare che l’accumulo dei beni è dannoso, si spendono soldi per comprare sempre più cose, accessori, oggetti inutili, per poi spendere altri soldi per comprare armadi più grandi, stanze più capienti, garage, depositi e case più grandi.

A tal proposito Gesù disse: «Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore». Matteo 6, 19

Rimuovere gli eccessi dalla nostra vita è liberatorio, ci conduce a una vita più ricca di significato, lontana dagli sprechi e dalle distrazioni per essere concentrata su una dimensione “interiore” focalizzata sull’amore per sé e per il prossimo, proprio come Gesù ha fatto.

Vogliamo parlare del tempo? Il tempo che perdiamo nel lavorare di più, fare più straordinari per mantenere uno stile di vita sontuoso, spendere di più, lavorare di più, consumare più tempo per sistemare ciò che abbiamo comprato. Tempo speso nel disperato tentativo di riordinare il troppo. Per arrivare un giorno alla fine della propria vita e dover lasciare tutto qui. Qualcuno disse:

“Nudi siamo nati e nudi moriremo”.

La preoccupazione? La continua ansia di essere derubati, di pagare le rate, la paura di fallire, di perdere ciò che abbiamo, non sono queste le cose da cui Gesù tanto ci metteva in guardia? «Se avete due vestiti, datene uno ai poveri. Se avete del cibo in più, datelo agli affamati». Luca 3, 11 – PEV

Possiamo trovare tantissimi altri esempi di minimalismo in Gesù. Camminava per chilometri a piedi, prendeva in prestito l’asino anziché comprarlo, donava ciò che aveva in più e paradossalmente non mancava mai di nulla. Trascorreva il tempo conoscendo le persone, i loro bisogni, il loro mondo interiore. Se il cibo era poco, lo moltiplicava e se ne avanzava, lo dava via ai suoi discepoli.

Torna al blog